Il fiore di Cera

Jul 13

PUBBLICATO DA: Admin| DATA: 13/07/2018 Share on Google+

L'Hoya è una pianta originaria delle foreste pluviali, diffusa principalmente in Asia, Australia e Polinesia. In Italia è conosciuta come Fiore di Cera. Ci sono circa 200 specie che variano per colore e forma sia dei fiori che delle foglie.
Quella più diffusa è l'Hoya carnosa, una pianta rampicante epifita, cioè che in natura sfrutta i tronchi degli alberi per arrampicarsi fino alla chioma, e sfrutta l'ombra dell'albero ospitante per evitare i raggi solari.
L'appellativo “di cera” deriva proprio dalla conformazione del fiore: sono dei fiori stellati e dalla consistenza cerosa che formano dei grappoli di circa 10/15 fiori. Le tonalità possono variare dal rosa pallido al bianco con il centro magenta o rosso. Sui petali presentano una leggerissima peluria.
Le foglie dell'Hoya sono molto carnose, simili a quelle delle piante grasse, di un verde molto acceso, ma è anche possibile trovarle di un verde chiaro con screziature bianche.

Come e dove coltivarla

L'hoya è una pianta da interni, da posizionare in una zona molto luminosa della casa ma non esposta direttamente ai raggi del sole.
Essendo una pianta rampicante, si consiglia di fornire un supporto alla pianta su cui poter crescere.
Sono piante che amano il caldo, data la loro provenienza, resistono infatti fino a 30 – 34 gradi.
Il recipiente adatto per l'Hoya non deve essere molto grande, e ogni anno va travasata, ma senza mai eccedere con la grandezza del vaso.
Il terreno ideale è composto da torba, una parte di sabbia o pietra pomice per ottimizzare il drenaggio, e la restante parte terriccio organico.
Ogni tanto è consigliato un fertilizzante liquido ricco di potassio per la concimazione.
Una volta terminata la fioritura, i fiori secchi e appassiti vanno eliminati ma non i peduncoli sui quali crescono. Infatti faranno da base per le prossime fioriture.

Innaffiatura

La pianta di cera ama l'umidità essendo abituata al clima delle foreste pluviali, ma non tollera l'eccesso di acqua, per cui è consigliato evitare i ristagni.
L'annaffiatura deve essere regolare ma non troppo intensa: d'estate è consigliato il controllo del terreno, e la nebulizzazione delle foglie, d'inverno va bene procedere con un'annaffiatura di due volte al mese, poiché la pianta è in riposo vegetativo e riesce a sopportare lunghi periodi di siccità.

Malattie e parassiti

Pur essendo una pianta resistente, si deve sempre fare attenzione alla quantità d'acqua ristagnante nel sottovaso. Un eccesso di acqua infatti, farà ingiallire le foglie. Se invece le foglie sono esposte per lungo tempo ai raggi solari, queste diverranno di un verde molto scuro.

Può essere soggetta anche all'attacco di alcuni parassiti come la cocciniglia, la mosca bianca e al ragnetto rosso.