A proposito dell’avvalimento

Jul 26

PUBBLICATO DA: Admin| DATA: 26/07/2016 Share on Google+

Una certificazione importante nel mondo dell’edilizia, istituzionalizzata di recente. Chiariamo di che si tratta e cosa comporta

Introdotto per legge nell’aprile 2006, il contratto di avvalimento, discende da direttive europee e riguarda il settore dei lavori pubblici. In sostanza, queste documentazioni si suddividono in due categorie: quelle occorrenti a dimostrare i requisiti richiesti per partecipare a una specifica gara d’appalto anche appoggiandosi ad aziende esterne (lo vedremo meglio dopo) e quelle che invece attestano sul lungo periodo che un’impresa possiede le caratteristiche necessarie per concorrere in generale. 

Quando ci vuole un aiuto

Come accennavamo, non è obbligatorio che abbiate tutti i mezzi necessari per candidarvi a una gara d’appalto; grazie al contratto di avvalimento potete chiedere a un altro operatore economico o del vostro ramo, che così assume tecnicamente il ruolo di avvalso o ausiliario, di mettervi a disposizione ciò di cui avete bisogno fino alla fine del vostro intervento. Può tradursi in un supporto tecnico od organizzativo, così come in un aiuto pecuniario o in termini di altre garanzie di qualità (per esempio la SOA, Società Organismo di Attestazione). È una misura pensata principalmente per le piccole e medie imprese, per consentire loro di non rimanere escluse a priori da incarichi pubblici, oppure da forniture di materiali e di servizi.

La moralità prima di tutto

Il fatto che chi si aggiudica un appalto abbia facoltà di servirsi delle risorse di un “collega” non prescinde certo dal dover comprovare la propria affidabilità; un vincolo tanto per l’impresa vincitrice quanto per quella ausiliaria. Non è ammissibile nemmeno che s’insinuino elementi di disturbo (quali aziende che si propongono per lavori fuori dalla loro competenza) che condurrebbero facilmente a turbativa. D’altronde, l’avvalimento intende offrire una possibilità a chi, sulla carta, non può permettersela, non aprire le porte a tutti indistintamente.

I documenti da presentare

Oltre a non poter ricorrere, com’è logico, a imprese ausiliarie già prenotate dalla concorrenza o a più di una per lo stesso tipo di apporto (tranne nei casi previsti, per esempio quando i lavori sono ingenti o particolarmente complicati), il soggetto deve presentare una serie di certificazioni da esaminare, o non verrà considerato. Anzitutto la SOA, propria e dell’avvalso, in modo da dimostrare l’appartenenza al settore. Poi, una dichiarazione di avvalimento, per l’appunto utile a individuare i requisiti di cui ci si avvale insieme all’ausiliaria, e una inerente ai requisiti morali di cui si accennava. Ci vuole ancora una dichiarazione, fatta dal solo avvalso, nella quale si impegna a prestare la propria opera al beneficiario per tutta la durata del contratto; nell’eventualità in cui quest’ultimo non riuscisse a completare i lavori, subentrerebbe l’ausiliario, che sarebbe tenuto a eseguire ciò che manca. Il contratto di avvalimento in sé, infine, è stipulato tra potenziale aggiudicatario e impresa subordinata: un impegno di “mutuo soccorso”, se vogliamo, che prevede un pagamento o un cambio merce (ma ci sono pure accordi gratuiti). Inoltre, l’avvalso si impegna per iscritto a non partecipare a sua volta alla gara d’appalto in questione.

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