Tutto quello che non sapevi sulle scale di emergenza

Oct 16

PUBBLICATO DA: Admin| DATA: 16/10/2018 Share on Google+

Nelle situazioni di pericolo, l’incolumità delle persone presenti negli stabili è di primaria importanza. Le vie di esodo hanno un ruolo fondamentale in quanto permettono di abbandonare nel minor tempo possibile l’edificio. Le più importanti vie di fuga in queste situazioni di pericolo sono le scale di emergenza in quanto svolgono una duplice funzione: consentono un’uscita facilitata per le persone rimaste dentro l’edificio e nello stesso tempo forniscono un accesso rapido e diretto ai soccorritori.

Le scale degli edifici, nelle situazioni di pericolo come terremoti e incendi, però, sono una delle prime parti a diventare pericolose e impraticabili in quanto sono un’ottima via per la propagazione dei fumi, fiamme e calore, senza contare che facilmente si danneggiano con scosse di terremoto. Questo punto vale soprattutto per gli edifici costruiti anni fa, in cui i criteri antisismici e di sicurezza erano più permissivi di quelli attuali.

In questi casi la sicurezza diventa un vero e proprio PROBLEMA, ma come risolvere questa situazione?

Le soluzioni possibili in questo scenario sono generalmente tre:

  • Riprogettare la scala e ristrutturarla secondo rigorosi criteri antisismici e rendendo le scale “a prova di fumo”
  • Consolidare la struttura delle scale per prevenire un eventuale crollo in caso di scosse di terremoto forti
  • Installare una scala di emergenza esterna

Le scale di emergenza esterne sono realizzate con materiali non infiammabili e resistenti, come l’acciaio e il ferro e vengono generalmente ancorate alle murature perimetrali.

Esse sono obbligatorie in tutti gli edifici pubblici come scuole, ospedali, attività turistiche, attività alberghiere e persino nei condomini con molti piani. Riguardo quest’ultima categoria di edifici, l’installazione di scale di emergenza è obbligatoria solo negli edifici residenziali con ‘altezza incendio’ uguale o superiore ai 12 metri, una superficie minima di competenza per ogni scala di 600 m/q e in cui non sia possibile accostare le autoscale dei vigili del fuoco a una finestra o balcone per piano. Per chi non fosse del settore l’altezza incendio equivale all’altezza massima misurata dal livello inferiore dell'apertura più alta dell'ultimo piano abitabile e/o agibile, escluse quelle dei vani tecnici, al livello del piano esterno più basso.

La costruzione di queste scale, inoltre, deve rispettare delle specifiche caratteristiche e criteri progettuali inerenti alla collocazione delle stesse e alle relative caratteristiche tecniche:

  • Il parapetto deve essere di almeno un metro di altezza e deve essere in grado di supportare forte sollecitazioni
  • Il corrimano deve essere a scomparsa
  • I gradini devono essere a pianta rettangolare con pedata di almeno 30 centimetri e alta massimo 17 centimetri
  • Le rampe delle scale devono essere rettilinee, senza sporgenze o rientranze che intralcino la fuga delle persone
  • La struttura deve essere autoportante e realizzata in materiale non combustibile
  • La pavimentazione non deve essere scivolosa o sdrucciolevole e deve essere in grado di impedire la formazione di ristagni d’acqua/altro
  • Il distacco dall’edificio deve essere non inferiore a250 centimetri (è ammessa anche la scala in aderenza a una parete con aperture o finestre di vani non a rischio d'incendio, purché realizzati con partizioni verticali, solai e porte con meccanismo di autochiusura, con la stessa classe di resistenza al fuoco richiesta per le altre porzioni dell'edificio)

È facilmente intuibile come sia di fondamentale importanza affidarsi ad aziende specializzate nel settore per la realizzazione di questi dispositivi di sicurezza!

Prevenire è meglio che curare!