Come scegliere il piatto doccia

Sep 21

PUBBLICATO DA: Admin| DATA: 21/09/2018 Share on Google+

Il piatto doccia è importante che non sia pericoloso per l’individuo, e quindi non sia scivoloso, o presentante spigoli o schegge che possano anche fare danni seri per la salute delle persone. Di piatti doccia ne esistono diverse tipologie, per ogni doccia e per tutti i gusti, realizzati con ogni tipo di materiale. Scegli quello che ti piace e, se chiama yougenio. per montare il piatto doccia.

Guida alla scelta

Nel campo domestico il design sta facendo non pochi passi avanti, avendo capito che per una persona è più piacevole stare in casa, facendo le classiche operazioni quotidiane (come la doccia), se ciò che ha intorno è bello e gradevole. In questo modo, anche le docce stanno diventando sempre più moderne, per cui i normali piatti doccia sembrano non andare più bene. I produttori, quindi, stanno creando piatti doccia sempre più moderni in modo da poterli abbinare a qualsiasi doccia esistente.

Nella scelta, prima di tutto, dovrete considerare le misure della doccia, e quindi non tenendo conto unicamente del piatto ma anche delle “parti libere” di fronte e di lato. E inoltre, dovrete capire qual è il punto migliore del bagno per posizionarlo. E questo solo per quanto riguarda lo spazio che occupa sul pavimento. Ma non solo: bisogna anche considerare la parte verticale della doccia, perché le cose cambiano se il box è vicino alla porta o alla finestra.

Tanti modelli e materiali

In base a posizione, misure, e modalità d’installazione del piatto doccia cambiano anche le tipologie del piatto doccia. Ma andiamo con ordine:

  • In Appoggio. Il piatto doccia detto in appoggio è quello più tradizionale e più venduto. Si tratta di un piano rialzato rispetto al pavimento, per cui si crea uno scalino. È consigliato soprattutto in case che presentano pendenze degli scarichi perché proprio la caratteristica sopraelevazione del piatto è un modo molto utile per dare pendenza alle tubature.
  • Quello più pratico è però il piatto a filo pavimento, che come dice il nome non presenta alcun gradino dalla pavimentazione, ma lo continua. Diventa obbligatorio in presenza di persone con handicap o comunque disabilità fisiche, perché proprio la continuità con la pavimentazione rende agevole l’accesso con la carrozzina. Ma comunque anche i progettisti lo preferiscono, ritenendolo più elegante e pulito e, per ovvi motivi, è anche più facile nelle operazioni di pulizia e manutenzione.
  • La via di mezzo: il piatto a incasso. Si tratta di un ibrido tra la prima e la seconda soluzione, perché viene inserito parzialmente nel massetto formando comunque un gradino con la pavimentazione, anche se più basso rispetto al piatto doccia in appoggio.

Per quanto riguarda i materiali, la scelta è molto ampia. Sicuramente quello classico è la ceramica, resistente e facile da pulire e oggi proposta anche in colori diversi dal bianco, che rimane il colore di riferimento della ceramica. Ma ci sono anche altri materiali. Il primo che viene in mente è l’acrilico, una soluzione ideale per chi ha bisogno di un piatto su misura perché si taglia facilmente anche a lavori in corso. Questa caratteristica lo rende ideale per chi ha poco spazio e, inoltre, dura molto a lungo e ha fantasie molto carine.

Quello che va di moda ora è però il piatto doccia in resina, anch’esso molto duraturo. Oppure una sorta di unione di polveri di minerali naturali e altre resine, che formano piatti doccia antiscivolo, che non si macchiano e facilmente lavorabili su misura. E proprio perché fatti di minerali e resine, presentano una gamma di colori e sfumature davvero molto belle e accattivanti, fino ad arrivare anche ad un bell’effetto parquet.

Alternativa ci sono quelli che aggiungono a minerali e resine anche il gel, che facilita la pulizia. Ma poi ci sono anche quelli in resina trasparente che inglobano pietruzze, quelli in piastrelle, quelli lisci o zigrinati.

Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti!