Ristrutturare casa: quali interventi sono detraibili?

Dec 14

PUBBLICATO DA: Admin| DATA: 14/12/2016 Share on Google+

Operare una ristrutturazione edilizia e rendere la propria abitazione più efficiente sotto il piano energetico permette di risparmiare sulla dichiarazione dei redditi. A conti fatti, nell’arco di dieci anni è possibile recuperare più della metà di quanto si è speso per gli interventi di ristrutturazione edilizia, purché le spese siano debitamente documentate con bonifici bancari e fatture.

La detrazione fiscale delle spese per interventi di ristrutturazione edilizia è regolata dall’articolo 16-bis del d.P.R. 917/86 e prevede che si possano detrarre una parte delle spese sostenute per ristrutturare casa dalle imposte della dichiarazione dei redditi. È possibile detrarre il 50% della spesa, per un massimo di 96.000 euro.

La Legge di Bilancio per il 2017 ha confermato sia il Bonus del 50% sulle ristrutturazioni edilizie che l’Ecobonus 65% sugli interventi di efficientamento energetico, ed a queste agevolazioni va ad aggiungersi il nuovo Sismabonus, che consiste, in buona sostanza, in una detrazione IRPEF per le spese sostenute per adeguare le abitazioni ed i condomini situati in aree ad alta pericolosità sismica.

Sono detraibili gli interventi di manutenzione straordinaria realizzati sulle singole unità abitative. Tali interventi includono il rinnovamento di parti strutturali di edifici, come, ad esempio, la costruzione di scale di sicurezza ed il rifacimento di scale interne, la ristrutturazione dei servizi igienici e la costruzione, demolizione e ricostruzione di muri. È possibile beneficare della detrazione fiscale anche qualora si desideri rinnovare la pavimentazione esterna o sostituire la pavimentazione presente modificandone le superfici ed i materiali.

Potrete accedere alla detrazione fiscale anche per la sostituzione dei solai di copertura con materiali diversi, per la sostituzione o integrazione della caldaia esistente e dell’impianto elettrico per la messa a norma e per gli interventi atti ad eliminare le barriere architettoniche e favorire la mobilità dei soggetti portatori di handicap.

A patto che sia stato dichiarato lo stato d’emergenza, potrete detrarre anche le spese per la ricostruzione in seguito ad un evento calamitoso. È possibile accedere alla detrazione fiscale anche per la realizzazione di impianti alimentati a fonti energetiche rinnovabili, come l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.

Sono altresì detraibili le opere di manutenzione ordinaria realizzate nelle parti comuni condominiali, come, ad esempio, interventi come il rivestimento e la tinteggiatura delle pareti esterne o interne e la sostituzione integrale o parziale di pavimenti. Se siete interessati alla sostituzione dei pavimenti, sul sito Piastrelle Ceramiche Ricchetti potete trovare utili informazioni ed idee interessanti.

Rientrano tra gli interventi detraibili anche le opere di bonifica dall'amianto e gli interventi volti ad evitare gli incidenti domestici, a conseguire l’adozione di misure di sicurezza statica ed antisismica degli edifici ed a prevenire il rischio di subire atti illeciti da parte di terzi, come l’installazione di grate alle finestre e sistemi d'allarme.

Le fatture dell’architetto, le perizie, i sopralluoghi, gli oneri di urbanizzazione, i bolli e i diritti pagati per concessioni autorizzazioni e denunce, e, in generale, le prestazioni professionali e le spese per la progettazione connesse all’intervento di ristrutturazione sono tutti detraibili.

Attenzione però. L’agevolazione fiscale dipende dalla data del bonifico bancario che documenta l’avvenuto pagamento, non dalla data della fattura né tantomeno quella di esecuzione dei lavori.